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Bruno Vespa condannato in appello per diffamazione della nostra amica e collaboratrice Prof. Isabella De Martini
Ma se cercate la notizia sulle agenzie, o sui giornali online, non ne trovate traccia, salvo che sul "Corriere Mercantile" di Genova, che non è scaricabile se non per gli abbonati. Invano si cercherebbe la notizia sui podcasts dei siti RAI, e crediamo di non sbagliare affermando che certamente Minzolini si sarà dimenticato di dare la notizia... Ma ecco cosa mi scrive Isabella:
Caro Antonio.
"Corriere Mercantile" del 18 Giugno 2010
la vicenda è questa : io nel G8 di Genova avevo il ruolo di Vice-Capostruttura, con delega alla Logistica ed agli Eventi Culturali Collaterali. Nel svolgimento delle mie funzioni mi ero accorta che gli appalti erano assegnati prevalentemente agli amici di Gianni Letta, fra i quali il suo consuocero Ottaviani, che possiede a Roma vari alberghi ed una organizzazione di Catering.
Quindi, tutta l'organizzazione dell'evento venne attribuita a Maria Criscuolo, che gestì praticamente tutto... (guarda su internet e vedrai) La Criscuolo non è altro che la prestanome di Ottaviani e Letta...
Io feci un esposto in Procura a Genova , ma venne subito trasferito a Roma e altrettanto prontamente archiviato! Dopo pochi mesi uscì l'annuale libro di Vespa : "La Scossa" ,dove a pag.395 si dedicò alla mia distruzione, presentandomi come una signora genovese che doveva organizzare "sfilate di moda" (sic) a Portofino, e invece ficcò il naso in problematiche che non la riguardavano, quali la logistica e l'ospitalità delle delegazioni, creando malumori e imbarazzo a Gianni Letta (ci credo). Nota che la "Cricca" del G8 dell'Aquila è composta dalle stesse persone: infatti non vi sono in un vertice "solo" gli appalti edilizi, ma quelli per tutta l'organizzazione, che hanno valore equivalente; e indovina chi ha organizzato il G8 dell'Aquila, e in passato il Vertice di Pratica di Mare, e il semestre di Presidenza a Bruxelles italiano ecc. ecc.. : Maria Criscuolo e Ottaviani...
E' la primissima volta, a quanto mi risulta, che Vespa viene condannato anche in Appello. Ti assicuro che non è stato per niente facile trovare un Avvocato con tali attributi da andare contro la coppia Vespa-Iannini (penso che tu ben sappia che generino è la moglia di Vespa, Giudice già inquisito per il caso Squillante e messa da Berlusconi a dirigere il Ministero di Grazia e Giustizia...
Appena avrò copia della sentenza te la manderò, ma forse l'articolo apparso il 18 sul "Corriere Mercantile" del 18 e queste mie poche righe possono già esserti utili!
Isabella De Martini
____________________________________________________________________________
Cara Isabella,
aspetto copia della sentenza, che ovviamente pubblicherò con tutto il risalto che merita. Comunque il nostro insetto non è nuovo a condanne per diffamazione. Leggi qui:
Bruno Vespa condannato per diffamazione. La Cassazione: "Porta a Porta deve smentire ipotesi prive di riscontri"
Torniamo a parlare di Bruno Vespa e Porta a Porta. Ieri l’approfondimento sulla presunta violazione del Codice di autoregolamentazione emanato lo scorso maggio dall’Agcom in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni televisive. E’ giusto monitorare la situazione perché qualcosa si sta muovendo: il conduttore di Porta a Porta, infatti, è stato condannato a una multa di mille euro e risarcimento dei danni ai familiari della contessa Alberica Filo Della Torre in merito alla puntata del suo programma dedicato all’omicidio della stessa avvenuto all’Olgiata: stiamo parlando della puntata andata in onda il 13 febbraio del 2002. E’ stato respinto il ricorso dopo che il marito della vittima aveva ritenuto lesivo tale servizio. I motivi sono esattamente quelli di cui disquisivamo ieri: si legge nella sentenza della Cassazione che la colpevolezza è stata attribuita al conduttore “per non avere impedito che nel corso della trasmissione andasse in onda un servizio (per il quale è stata condannata anche l’autrice - ndr) in cui la morte della nobildonna era stata gratuitamente accostata ad una serie di ipotesi oggettivamente diffamatorie, in un contesto oscuro e inquietante di servizi segreti con conseguenziale pregiudizio per l’onore e la reputazione dei familiari”.
[Continua su TVblog.it]
Sulla magistratessa Augusta Iannini: ne sono un grande "cultore", da quando ho scoperto che era al famoso tavolo del Bar Tombini col giudice Squillante, noto falantuomo, ed altri. Insomma, "quattro amici al bar". Conservo gelosamente questo articolo:
"... Bionda, minuta, 46 anni, nata a L' Aquila, la Iannini e' moglie del giornalista televisivo Bruno Vespa. Il suo nome e' diventato famoso quando fece arrestare Carlo De Benedetti per le tangenti che sarebbero state pagate dall' Olivetti per la vendita di computer obsoleti alle Poste. Fino a ieri, la Iannini non era fra i magistrati romani "chiacchierati". Di lei, comunque, si era parlato in occasione della scoperta della famosa microspia al bar Tombini: c' era infatti anche lei attorno al tavolino dove furono intercettate le conversazioni di Squillante, Napolitano e Savia. Perche' la Iannini e' finita sotto inchiesta? Nell' ufficio dell' avvocato romano Marcello Petrelli (per il quale ieri e' stato emesso un provvedimento cautelare di sospensione dai pubblici uffici per due mesi) sono state sequestrate carte relative all' inchiesta su Italsanita' , nella quale furono coinvolti Giuseppe Ciarrapico e Mauro Leone, figlio dell' ex capo dello Stato. Un' indagine della quale la Iannini si e' occupata nel passato. Il "giorno nero" degli uffici giudiziari romani ha coinvolto anche altri magistrati..."
Ma molte altre cosine interessanti trovi sull'articolo completo del [Corsera]
Per completare il quadro, anche il Tafanus ha fatto la sua parte, pubblicando due posts sui personaggi che ruotano intorno alla tua storia:
Quindi, tutta l'organizzazione dell'evento venne attribuita a Maria Criscuolo, che gestì praticamente tutto... (guarda su internet e vedrai) La Criscuolo non è altro che la prestanome di Ottaviani e Letta...
Io feci un esposto in Procura a Genova , ma venne subito trasferito a Roma e altrettanto prontamente archiviato! Dopo pochi mesi uscì l'annuale libro di Vespa : "La Scossa" ,dove a pag.395 si dedicò alla mia distruzione, presentandomi come una signora genovese che doveva organizzare "sfilate di moda" (sic) a Portofino, e invece ficcò il naso in problematiche che non la riguardavano, quali la logistica e l'ospitalità delle delegazioni, creando malumori e imbarazzo a Gianni Letta (ci credo). Nota che la "Cricca" del G8 dell'Aquila è composta dalle stesse persone: infatti non vi sono in un vertice "solo" gli appalti edilizi, ma quelli per tutta l'organizzazione, che hanno valore equivalente; e indovina chi ha organizzato il G8 dell'Aquila, e in passato il Vertice di Pratica di Mare, e il semestre di Presidenza a Bruxelles italiano ecc. ecc.. : Maria Criscuolo e Ottaviani...
E' la primissima volta, a quanto mi risulta, che Vespa viene condannato anche in Appello. Ti assicuro che non è stato per niente facile trovare un Avvocato con tali attributi da andare contro la coppia Vespa-Iannini (penso che tu ben sappia che generino è la moglia di Vespa, Giudice già inquisito per il caso Squillante e messa da Berlusconi a dirigere il Ministero di Grazia e Giustizia...
Appena avrò copia della sentenza te la manderò, ma forse l'articolo apparso il 18 sul "Corriere Mercantile" del 18 e queste mie poche righe possono già esserti utili!
Isabella De Martini
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Cara Isabella,
aspetto copia della sentenza, che ovviamente pubblicherò con tutto il risalto che merita. Comunque il nostro insetto non è nuovo a condanne per diffamazione. Leggi qui:
Bruno Vespa condannato per diffamazione. La Cassazione: "Porta a Porta deve smentire ipotesi prive di riscontri"
Torniamo a parlare di Bruno Vespa e Porta a Porta. Ieri l’approfondimento sulla presunta violazione del Codice di autoregolamentazione emanato lo scorso maggio dall’Agcom in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni televisive. E’ giusto monitorare la situazione perché qualcosa si sta muovendo: il conduttore di Porta a Porta, infatti, è stato condannato a una multa di mille euro e risarcimento dei danni ai familiari della contessa Alberica Filo Della Torre in merito alla puntata del suo programma dedicato all’omicidio della stessa avvenuto all’Olgiata: stiamo parlando della puntata andata in onda il 13 febbraio del 2002. E’ stato respinto il ricorso dopo che il marito della vittima aveva ritenuto lesivo tale servizio. I motivi sono esattamente quelli di cui disquisivamo ieri: si legge nella sentenza della Cassazione che la colpevolezza è stata attribuita al conduttore “per non avere impedito che nel corso della trasmissione andasse in onda un servizio (per il quale è stata condannata anche l’autrice - ndr) in cui la morte della nobildonna era stata gratuitamente accostata ad una serie di ipotesi oggettivamente diffamatorie, in un contesto oscuro e inquietante di servizi segreti con conseguenziale pregiudizio per l’onore e la reputazione dei familiari”.
[Continua su TVblog.it]
Sulla magistratessa Augusta Iannini: ne sono un grande "cultore", da quando ho scoperto che era al famoso tavolo del Bar Tombini col giudice Squillante, noto falantuomo, ed altri. Insomma, "quattro amici al bar". Conservo gelosamente questo articolo:
"... Bionda, minuta, 46 anni, nata a L' Aquila, la Iannini e' moglie del giornalista televisivo Bruno Vespa. Il suo nome e' diventato famoso quando fece arrestare Carlo De Benedetti per le tangenti che sarebbero state pagate dall' Olivetti per la vendita di computer obsoleti alle Poste. Fino a ieri, la Iannini non era fra i magistrati romani "chiacchierati". Di lei, comunque, si era parlato in occasione della scoperta della famosa microspia al bar Tombini: c' era infatti anche lei attorno al tavolino dove furono intercettate le conversazioni di Squillante, Napolitano e Savia. Perche' la Iannini e' finita sotto inchiesta? Nell' ufficio dell' avvocato romano Marcello Petrelli (per il quale ieri e' stato emesso un provvedimento cautelare di sospensione dai pubblici uffici per due mesi) sono state sequestrate carte relative all' inchiesta su Italsanita' , nella quale furono coinvolti Giuseppe Ciarrapico e Mauro Leone, figlio dell' ex capo dello Stato. Un' indagine della quale la Iannini si e' occupata nel passato. Il "giorno nero" degli uffici giudiziari romani ha coinvolto anche altri magistrati..."
Ma molte altre cosine interessanti trovi sull'articolo completo del [Corsera]
Per completare il quadro, anche il Tafanus ha fatto la sua parte, pubblicando due posts sui personaggi che ruotano intorno alla tua storia:
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